JACOB KORN
JEAN MICHELLE JARRE
SKEPTA
DANNY L’HARLE
ROOTS MANUVA
SAPHIRE SLOWS
UNDERGROUND RESISTANCE
MATIAS AGUAYO
ANOHNI
ALVA NOTO
MAGIC MOUNTAIN HIGH
NOZINJA
STORMZY
RITCHIE HAWTIN
FOUR TET
KELELA
TROYBOI
DRIPPIN
MIRYAM BLUE
BOYS NOISE
BOB MOSES
CONGO NATTY
XL LA REPUBBLICA – REPORTAGE SONAR 2016 by TEA GUARASCIO
ITALIAN VERSION:
Gli amanti della musica elettronica e sperimentale quest’anno hanno dovuto dividersi con gli amanti del pop presenti tra le 115.000 persone che hanno atteso all’evento, 3.000 in meno del 2015. Un 53 % internazionali, il 47 % spagnoli. Il futuro della manifestazione passa anche attraverso il suo consolidamento a livello internazionale, annunciando l’incorporazione nel nuovo calendario degli appuntamenti del Sónar: Istanbul e Hong Kong, mentre San Paolo rimane nel limbo delle incognite . Confermate le città di Reykjavik, Stoccolm , Santiago del Cile, Buenos Aires e Bogotà. Il co-direttore del festival Ricard Robles attribuisce la riduzione di pubblico alla mancanza dei Chemical Brothers, band molto attesa dal pubblico, dal mio punto di vista sicuramente un dato influenzato dalla scelta della programmazione musicale, che quest’anno propone un leggero cambio di sonorità, non solo musica elettronica ma anche pop e pachangueo come dicono in spagna!
Le aperture della tre giorni propongono artisti catalani o spagnoli frammentate dai grandi nomi. Durante il Festival quest’anno molti più concerti che analog live sets del solito. I fanatici dello sperimentale messi a “sedere” nella sala chiamata Complex, puro suono niente ballo, con le proposte più interessanti in ambito audiovisuale.
È il caso di Alva Noto, Myriam Bleau, Cyclo: Ryoji Ikeda + Carsten Nicolai e Byetone .
Notevole e originale lo spettacolo “ Soft Revolvers” dell’artista di Montreal Myriam Blue, 4 trottole emettono luce e suono. Ciascuna delle circonferenze rotanti sono associate con uno strumento o tipo di composizione elettronica e ha un sensore che genera algoritmi sonori. Di grande effettto visivo! Musicalmente la composizione va dall’ idm alla dance del techno passando per beats hip hop , con il risultato di un effetto ipnotico e in continua evoluzione.
Nella SonarDôme, Red Bull Academy presenta: Kasper Marott ( Oscillat Music / DK ), DJ Danese che riesce a plasmare paesaggi di ambient scintillante e potenti pillole di techno. Il tutto grazie alla sua macchina di effetti preferita: Korg Stage Echo. Il suo debutto è datato 2014 – etichetta: Horse & Horse ( simbolo di qualità ) . Nel 2015 pubblica il secondo LP “ RO PA “ con etichetta Oscillat Music.
Il ritmo incalza in tutte le sale ma la prima giornata si riscalda ai massimi termini alle 18.30, con The Black Madonna, confermando la opinione su la donnona made USA, di essere tra le migliori DJ’s old school house del momento.
Altra donna nel Sonar KELELA, vocalist r&b, si distingue per la sua versatilità e come ben si adatta alla corrente principale dell’ elettronica contemporanea.
Con il primo LP “ Cut 4 me “ entrò nella lista dei migliori del 2013, il suo ultimo LP
“ Hallucinogen” dell’etichetta attenzione della Warp. Beliissima e bravissima oserei dire e con una grande potenza scenica.
Bob Moses interrompe il ritmo nella Sonar Village con un elettronica di suoni raffinati e contemporanei e composizione pop classica. I loro piccoli gioielli synth-pop ricordano i Junior Boys. Nati e cresciuti in Canadà Tom Howie e Jimmy Vallance operano da New York. Album de debutto “Days Gone By”, pubblicato nel septiembre del 2015 dall’ etichetta Domino. Non male, ma quel melodico che tra i potenti dell’house non ci stava affatto ! Un errore di programmazione..o forse era quello l’intento di fare afflosciare le anime danzerecce del sonar.
Per fortuna subito dopo per il gran finale della prima giornata sale in console Kenny Dope ( USA) vero nome Kenny Gonzalez con un aria impassibile inizia a pompare con la sua musica facendo muovere alla folla tutti i muscoli del proprio corpo in una danza interminabile e ipnotica. Nessuno alla mia vista poteva stare fermo, quasi in uno stato di trance. Del resto si parla di una leggenda dell house, garaje e primo hip hop! Tanto come solista, tanto come membro del mitico duo Master at work con il socio Little Loiue Vega in New York.
Dope è un maestro , combina lo spirito soul con hip hop , hits che sono gioielli senza fine di tutte le epoche e stili.
Seconda giornata, altra presenza al femminile, Saphire Slows ( JP ), purtroppo ha realizzato il suo live con oltre mezz’ora di ritardo per problemi tecnici, Saphire è una donna poliedrica: sound producer, dj, tastierista , virtuosa di sintetizzatori , cantante con una voce crepuscolare che galleggia sulla musica, porta un incredibile bellezza alle sue track oscure. La sua musica naviga tra 2 poli opposti: alcune canzoni sembrano immerse in un mare di tranquillità, mentre altre sono molto più abrasive. Dopo un intro psicotico al minuto e 40” già parte con una scarica di suoni che ci sommergono in un sogno, in uno stato trascendentale sereno, a tratti con un ritmo incalzante e lento, fusionato dal suono del sintetizzatore per eccellenza. Un live che inizia nostalgico e arriva poi alla techno più oscura .
Congo Natty feat Congo Dubz, Tenor Fly, Naci & Phoebe con vero stile UK portano la scena del Sonar Village sui toni alti del jungle , Natty ( conosciuto anche come REBEL MC ) andò alla ribalta con il disco “ Jungle Revolution “ pubblicato in Big Dada etichetta associata a Ninja Tune. Sabor jamaicano mischiato a dub, raeggae, jungle. Nello scenario del sonar in live con Congo Dubz suo braccio destro, il mitico Tenor Fly e le due vocalisti del duo londinese Irondread, Nanci Correia e Phoebe Hibbert.
Jacob Korn , investigatore di interfacce audio/visual, è in questo momento tra i più celebrati dal circuito techno tedesco. Ci offre un set fresco, combinando elettronica marziana e techno.
Roots Manuva nonostante qualche anno in più non perde la forza nei suoi concerti, considerato uno dei Mcs più importanti del hip hop britannico. Per l’ultimo disco conta della partecipazione del produttore inglese Fred, collaborando con Four Tet, Adrian Sherwood o Switch. Le sue basi passano dal soul, dub, funk jazz o techno che miscela al suo robusto hip hop. Grande presenza sullo scenzario, scuote il sonar hall , il pubblico super eccitato cantando.
In contemporanea, un altro set di tutto rispetto, scappiamo veloci per ascoltare e ballare Underground Resistance presentando :“ Timeline “ la band che tiene in vita sul palco mondiale lo spirito della techno di Detroit. Una potente amalgama di jazz, house e techno autentico della Motor City. Un progetto quello di Timeline che ha come missione quella di espandere l’eredità e la definizione della musica black di Detroit.
Nello stesso momento il Sonar Village continua a essere l’ambiente dove la danza è padrona del tempo. In console Danny L’Harle uno dei più importanti e popolari artisti piattaforma della PC Music. Pop naif , melodie al neon , voci infantili in onore all’eurobeat, il tutto elaborato e costruito con gli strumenti più avanzati e moderni. Il risultato è una musica fresca e frivola, que esce dai soliti schemi dell’elettronica e pop attuali.
Chiude la seconda giornata del Sonar Day Matias Aguayo , chileno ma residente a Francoforte, ha recentemente pubblicato materiale differente, dal “El Rudo del house” o “ Legende” sotto la etichetta Kompakt . Sul palco Aguayo sgancia tutta la sua arte, techno mutante fusa a house e a ritmi latini , servendosi della sua voce come di uno strumento musicale e completando con ballo e coreografie. Ê uno showman e un grande artista.
Passiamo al Sonar Night del venerdì che ci offre in prima serata Jean Michele Jarre , ospite molto atteso , 67 anni , 80 milioni di dischi venduti , ha passato 4 decadi intentando di anticipare il futuro, presenta il suo ultimo lavoro: “ Electronica” e disegnando un nuovo spettacolo presentato in esclusiva al Sonar.
Anche il britannico James Blake, presenta un nuovo spettacolo con il suo terzo album, “Radio Silence”.
Anohni: Hopelessness ( Usa) presenta per la prima volta in europa il suo show.
Il cantante e compositore Antony and the Johnsons collabora con Oneohtrix Point Never e Hudson Mohawke nel suo ultimo lavoro .Sotto lo pseudonimo ANOHNI, l’album ‘Hopelessness’ si presenta come una colonna sonora di musica dance elettronica con voci soul e testi diretti che affrontano la sorveglianza delle persone, e all’ ecocidio. “ Hopelessness” è una deviazione delle recenti collaborazioni sinfoniche di Antony and the Johnsons. L’album si propone di trasgredire i soliti precetti della musica popolare, integrando la politica nell’ambito della musica da ballo e testi pop.
Richie Hawtin ci presenta il suo nuovo show, confermando il suo lavoro tra musica, arte e tecnologia. Recentemente ha registrato un mix dal vivo per la Essential Mix serie Radio1 BBC e ha annunciato la sua partecipazione alla creazione di un nuovo hardware audio. Hawtin, come al solito è in costante movimento. Il set al Sonar iniziò con un ritmo ripetitivo, ma quando mi stavo decidendo ad andare via ha iniziato con la sua musica suprema e il suo scenario pieno di luci a travolgere il pubblico e me in prima persona , isolandomi in un angolo a ballare fino al final!
Troppa robba !! : tre giorni day & night non sono facili, spesso il pubblico che segue le sessioni del giorno concludendosi a mezzanotte non arrivano in tempo per gli artisti in prima serata del sonar night.
E proprio per questo l’ambiente e gli spettatori della notte cambiano un poco, più giovani tra la folla, più confusione, enorme la location., nessun chill out per sostare, a parte le zone vip.
Molti hanno dovuto un po’ soffrire per raggiungere l’ artista atteso Lauren Garnier nel Sonar Car. Una fila enorme per rimanere poi bloccati in un fiume di gente e non poter velocemente raggiungere le altre locations.
La scelta di creare il sonar car come 100% clubbing , spazio dove ospitare le due sessioni di 7 ore : Four Tet & Lauren Garnier per creare un ambiente intimo è chiaramente fallita. Solo disagio e eventuali problemi di sicurezza in più!
Arriviamo all’ultimo giorno, ancora la prova di un gran concerto con Nozinja , Il re del Shangaan electro accelera il ritmo del Sonar Village con uno dei suoi concerti emozionanti di danza tradizionale africana e elettronica con più di 140 bpm. Fino ad allora un poco deludente la programmazione del sabato , quasi a non affaticare il pubblico e riuscire ad arrivare alla notte con più energie.
Mi sposto squizzando tra la folla per arrivare ad ascoltare nel Sonar Dôme Erik Spanne, aka Drippin, un giovane beatmaker norvegese che con un raffinato senso dell’olfatto crea potenti pezzi di musica da club, sempre con un tocco misterioso, suggestivo e persino erotico.
Tra gli altri artisti che mi hanno colpito :TROYBOI. Èscoppiato nella scena internazionale in poco tempo e con una forza inusuale, poche tracks in soundcloud per essere super richiesto nella scena trap e elettronica mondiale. “ Soundclash” è la prova del suo talento.
Magic Mountain High, un piccolo accenno a questa formazione analog jamm , il trio formato da Move D e i due membri di Juju & Jordash. Dal vivo riducono gli elementi e si servono solo di una combinazione di sintetizzatori, drum machines, effetti sonori creati in tempo reale. Incredibile performance, tra le migliori dal vivo , e mantenendo lo stile sempre vissuto al Sonar , quello della musica analogica e sperimentale, produzioni sempre meno viste in questa edizione del festival. Qui per me l’aspetto un pò deludente è attribuito a un allontanamento dalla musica idm , ambient e sperimentale. Quest’anno un pot-pourri di generi, adatto a un pubblico variato e nostalgico .
Grande attesa del pubblico della band New Order , in prima serata nella location notturna, presentano il nuovo LP “ Music Complete “ dopo 10 anni ritornano in studio a registrare quello che sembra un capolavoro a la altura dei classici “ Technique” o “ Republic”. Il mitico gruppo inglese pare sia ritornato alla ribalta.
Concludo il riassunto delle giornate con un accenno a : Kaytranada, Skepta e Boys Noise.
Kaytranada. La prima volta lo ascoltai nel 2014, già prometteva come beatmaker, attualmente con i suoi ritmi e beats fa vibrare la pista. Uno squisito tocco soul, funk, hip hop , & r&b . Merita l’ascolto!
Skepta, il re del grime ritorna al Sonar questa volta in solitario per presentare “ Konnichiwa” il suo 4 album, 5 anni dopo “ Doin ‘ it Again” . Durante questi anni intanto, si è sempre più affermato il genere grime nella scena internazionale, uscendo da Londra e Regno Unito.
Di Origine nigeriana, Joseph Junior Adenuga ha iniziato come dj della Meridian Crew più di dieci anni fa, prima di entrare in uno dei collettivi più importanti della cultura grime “Roll Deep”.
Boys Noise , al contrario del set molto più electro ascoltato a Reykjavik nel Sonar a febbraio , dal vivo a Barcellona offre una techno ripetitiva, niente di speciale rispetto al suo talento e alla sua carica sullo scenario.
Sonar + D consolida il suo formato e si posiziona come punto di riferimento per le comunità creative digitali (educative, artistiche, scientifiche e di business creativo).
Earthworks ( installazione )
Creato Dallo studio Britannico di Semiconduttore e co-prodotto con la Fondazione Sorigue, questo lavoro di oltre 25 metri di lunghezza è Il principale protagonista della terza edizione del Sonar Planta. Questa spettacolare installazione grafica è attivata da dati sismografici convertiti in suono, tratti da terremoti, vulcani e ghiacciai.
Photo & testo : Tea Guarascio